«e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante facelle?
che fa l’aria infinita, e quel profondo
infinito seren?»
Giacomo Leopardi

In principio furono le stelle. Se il primo a vedere «astri infiniti splendere nel buio» è Omero, poeti e scrittori di tutte le letterature sono stati rapiti dall’incanto del cielo stellato. Su tutti, Dante, che nella Commedia si volge alle stelle all’inizio e alla fine del poema, e al termine di ciascuna cantica. Trapuntano dovunque le volte delle chiese e delle moschee, illuminano mille capolavori della pittura, da Giotto a van Gogh e a Rothko. Ispirano musiche sublimi, da Händel a Haydn, da Verdi a Wagner, come pure folgoranti sperimentazioni contemporanee. Ma il racconto delle stelle intesse di vibrante bellezza anche civiltà lontane, dalla Persia all’India, alla Cina. Sapienti e visionarie, queste pagine esplorano i pensieri e i sogni, gli interrogativi, i fantasmi, i terrori, le speranze che l’umanità ha consegnato alle stelle attraverso il tempo.

Piero Boitani insegna Letterature comparate nella Sapienza - Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato da ultimo «Sulle orme di Ulisse» (20072), :«Letteratura europea e Medioevo volgare» (2007) e «Il Vangelo secondo Shakespeare» (2009).

 

Il grande racconto delle stelle, Fuori collana, Il Mulino, 2012, pp. 728