«Pareami che mi si facesse incontro un uomo sconosciuto, che mi diceva: “E tu vuoi pure andare innanzi in questa terra per distruggere la sua legge antica, e piantarvi la legge di Dio?”. Io, meravigliandomi come colui potesse penetrare nel mio cuore, gli risposi: “O voi siete il diavolo o Iddio”. Disse colui: “Il diavolo no, sì bene Iddio”. Allora io, gittatomi a’ suoi piedi e piangendo dirottamente dissi: “Dunque, Signore, giacché sapete questo, perché fin ora non mi avete aiutato?”. Disse egli allora: “Andate pur in quella città”; e parea che mi mostrasse Pechino, “e quivi vi aiuterò”.»

Matteo Ricci è a tutt’oggi una delle personalità occidentali più note in Cina. Arrivato nel 1582, vi rimase per quasi trent’anni svolgendovi un ruolo decisivo nella diffusione non solo del cristianesimo ma anche della cultura e della scienza europea. Prima biografia ad avvalersi delle fonti sia occidentali sia cinesi, il libro racconta l’appassionante vicenda di questo leggendario gesuita, seguendolo dall’infanzia nella nativa Macerata agli anni della formazione nella Roma dei papi, dal soggiorno nell’India portoghese fino all’approdo in Cina, dove grazie alle sue conoscenze di cartografia, matematica e astronomia, e al prestigio acquisito, fu ricevuto alla corte imperiale dei Ming e fu il primo occidentale a poter entrare nella Città Proibita. Ricci rimane il più illustre mediatore culturale fra l’Occidente e la Cina.

 

Ronnie Po-chia Hsia insegna Storia nella Pennsylvania State University. Per il Mulino ha pubblicato anche «La Controriforma» (20092).

 

Un gesuita nella città proibita. Matteo Ricci 1552-1610, Collana "Biblioteca storica", Il Mulino, 2012, pp. 440