Fare un nuovo film dopo essere stati premiati da critica e pubblico con un grande film è sempre molto difficile, e molte volte si rischia di infilare in carriera un lavoro non entusiasmante. Eppure, anche la nuova opera firmata da Giorgio Diritti è molto riuscita.
Sono le 9 e 25 di un giovedì qualsiasi, negli studi Rai di via Asiago a Roma. Come accade oramai da alcuni anni, sono pronto a condurre la trasmissione di Radio3 “Primo movimento”, dedicata alle novità discografiche classiche.
Si sa, Israele è un Paese dove gli opposti si confrontano senza mai toccarsi. Dove alla religiosa e compita Gerusalemme si contrappone la gaia ed esuberante Tel Aviv. Dove tutto si tiene ma qualcosa ancora mancava. E l’editore di “Playboy" deve avere pensato che ci fosse lo spazio giusto.
“Chi ama la patria la onori con le opere”. È il motto della Società operaia di mutuo soccorso di Istanbul, fondata il 17 maggio 1863 da 41 operai, con Garibaldi primo presidente effettivo e Mazzini presidente onorario, presto aperta alla partecipazione della comunità italo-levantina
Amazon, il grande store online, anche in Germania è stato a lungo il numero uno. Personalmente compro su Amazon da anni: amazon.com, amazon.uk e, da quando esiste, ovviamente amazon.it. Non soltanto libri: negli ultimi due-tre mesi, ad esempio, un cellulare «muletto», qualche regalo sotto Natale da recapitare agli amici che vivono all’estero, una batteria di ricambio per il Macbook, un caricatore per il cellulare di mia figlia, un disco esterno, una custodia in neoprene. E forse sto dimenticando qualcosa.