A un anno dall’uccisione di Marielle Franco e Anderson Gomes, resta cruciale e quanto mai attuale riprendere uno degli slogan scanditi a Cinêlandia, la piazza dove ha sede il Consiglio comunale di Rio de Janeiro, il giorno dei funerali: trasformare il lutto in lotta, far diventare questa parola un verbo, trasformare il dolore in azione politica per portare avanti le battaglie di Marielle.
«Ascoltando, infatti, i gridi d’allegria che salgono dalla città [si tratta dei sopravvissuti della città di Orano che stanno festeggiando la fine di un’epidemia di peste, N.d.R.] Rieux ricordava che quell’allegria era sempre minacciata. Sapeva quello che ignorava la folla, e che si può leggere nei libri, ossia che il bacillo della peste non muore né scompare mai,
La settimana della memoria della Shoah è terminata con un retrogusto amaro: malgrado le tante iniziative, non possiamo non vedere che l’antisemitismo cresce fra di noi. Alessandra Veronese, docente di storia medioevale ed ebraica all'Università di Pisa, viene aggredita per strada a Roma da un uomo con la svastica tatuata sul braccio
Noi ebrei siamo convinti di non praticare il culto dei morti. Tanto convinti che, per via delle mummie, soprannominammo l’antico Egitto, il potente Impero dei due Regni, “Terra dei morti”.
“Polvere sei e polvere ritornerai”, ripetiamo instancabili.
Non lo sapevamo, ma le macerie della stazione di Bologna erano ancora in città, insepolte. Nel quadro del processo all’ex componente dei Nar Gilberto Cavallini, è emerso come questi materiali siano rimasti per quasi quarant’anni accumulati nel cortile di una caserma