Sollecitato dalla redazione, nei giorni scorsi ho riletto un articolo che scrissi per «il Mulino» molto tempo fa. Si intitolava Sconfinati deserti e angusti spazi e parlava dell’eterna lotta tra lo Stato di Israele e i vicini arabi in terra di Palestina. Devo dire che, a quasi quindici anni di distanza, quel che mi fa più paura è che, con poche variazioni, tutto si ripete oggi, domani e all’infinito
Il 30 giugno scorso è morto a Lipsia Christian Führer, uno dei personaggi più significativi del processo di riunificazione della Germania. Il nome, forse poco noto in Italia, del pastore evangelico della Nikolaikirche di Leipzig è parte integrante di quello che è oggi il Paese tedesco. Fu lui a raccogliere, nel 1982, il crescente malessere dei giovani della sua parrocchia verso il regime comunista della DDR; plasmandolo, con pazienza e sagacia, nella forma cristianamente più compatibile
“Dalla verità alla storia” è il messaggio che l’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica ha scelto per celebrare il XXXIV anniversario della tragedia, che ricorre oggi, venerdì 27 giugno 2014. Tra le molte iniziative promosse, ci sarà la mostra virtuale “34 vignette per ricordare Ustica”, curata da Armando Antonelli e Andrea Benetti e consultabile sul portale www.cittadegliarchivi.it: una selezione delle illustrazioni satiriche realizzate sulla vicenda di Ustica dai più noti vignettisti italiani dagli anni Ottanta a oggi.
Quando i Rolling Stones sono venuti in Italia, e come prima esibizione hanno cantato al Palazzo dello Sport di Bologna, mia moglie ed io abbiamo preso i biglietti e ci siamo andati con i nostri due figli più grandi. Un po' ci spingeva la civetteria di sorprendere i nostri figlioli con una proposta impensata (e graditissima), e un po' il nascosto intento pedagogico di vaccinarli con una dose opportuna e tempestiva, dato che essi ammirano con grande entusiasmo (e non senza preoccupazione nostra) i cantanti beat e i capelloni. Andiamoli dunque a vedere ed ascoltare, questi Rolling Stones che sembra siano tra i più bravi.
In un angolo di Piazza della Loggia, a Brescia, c'è un monumento di piccole dimensioni: una colonna su cui poggia una lapide in marmo rosso con incisi otto nomi e una data, il 28 maggio 1974. Quel giorno di quarant'anni fa si erano dati appuntamento in piazza i sindacati e il comitato unitario antifascista per una manifestazione di risposta agli attentati che già avevano colpito la città. Proprio durante il comizio di Franco Castrezzati, riecheggia un'esplosione.