Non ci può essere democrazia senza proprietà e mercato.
Proprietà e mercato vogliono dire capitalismo. Ma il capitalismo
contrasta con la democrazia. Come la mettiamo?
La complessa relazione che il capitalismo intrattiene con la
democrazia si caratterizza come legame necessario o come contrasto
irriducibile? E se sono veri sia il legame che il contrasto, qual è
la via d'uscita?
"Un libro che non si può non leggere" (Andrea Casalegno).
Lungi dal costituire un episodio della storia millenaria dell'antisemitismo o un incidente di percorso, una barbara ma temporanea deviazione dalla via maestra della civilizzazione, l'Olocausto è inestricabilmente connesso alla logica della modernità così come si è sviluppata in Occidente. Nella spietata analisi di Bauman, quanto accadde nei campi di sterminio non costituisce una sorta di "malattia" sociale, ma un fenomeno legato alla condizione "normale" della società.
A cura di Giuliana Benvenuti e Michele Nani.
Negli anni Trenta la cultura italiana si popola di immagini, stereotipi, schemi mentali che saranno poi selezionati e amplificati dalla propaganda di regime per sostenere la campagna razzista e conferire efficacia, persuasività e immediatezza alle dottrine e alle politiche fasciste.
Non ci può essere democrazia senza proprietà e mercato. Proprietà e mercato vogliono dire capitalismo. Ma il capitalismo contrasta con la democrazia. Come la mettiamo?
La complessa relazione che il capitalismo intrattiene con la democrazia si caratterizza come legame necessario o come contrasto irriducibile? E se sono veri sia il legame che il contrasto, qual è la via d'uscita? {C}
La televisione è buona, è cattiva? È provvidenziale, indispensabile, catastrofica? È da esaltare, da buttar via? Fa bene, fa male? Accusata di tutto e vista - al tempo stesso - da tutti, la televisione è una sorta di nostra coscienza inquieta. Dopo anni di permanenza davanti al piccolo schermo (e avendo ormai riposto i panni del critico televisivo) Beniamino Placido prova a domandarsi che cosa sia e come funzioni la TV. Lo fa alla sua maniera, che è lieve, indiretta.