Perché alcuni di noi decidono di correre dei rischi e altri no? Perché ci irrigidiamo in condotte abituali, anche quando da tempo si sono rivelate dannose? Che cosa provano le persone quando sono messe in competizione l'una con l'altra? Come possiamo sapere se le scelte che facciamo sono quelle giuste? Che cosa ci guida quando ci troviamo a vendere, comprare, negoziare? Le emozioni?
«Già nel 1991, nell'introduzione alla Laborem exercens, il pensiero di papa Wojtyla non era ottimista, e tutt'altro che in linea con l'euforia liberale allora di moda. Tuttavia in quella stagione le parole del pontefice acquistano un senso e uno spessore addirittura profetico, anche se attribuibile almeno in parte alla tradizionale cautela della Chiesa in materia sociale ed economica.
Come limitare l'impatto dei consumi di energia sull'uomo e sull'ambiente, senza compromettere lo sviluppo economico? Un impiego delle fonti rinnovabili, e in particolare dell'energia solare, è ormai ritenuto necessario e possibile, anche in ampie proporzioni. Nel volume si discutono gli aspetti tecnologici ed economici dello sfruttamento dell'energia solare e si offre un quadro delle politiche nazionali e dell'Unione europea nel settore.
Se parlate con un europeo che ha vissuto per vent'anni in Giappone vi dirà: "Vent'anni non sono sufficienti. Avevo le idee più chiare quando sono arrivato qua". Per capire un'altra cultura, un altro popolo, servono decenni, e non è detto che bastino. Ma quanti sono quelli che vivono per vent'anni in Giappone, o a Londra, o a New York, o a Sharm-el-Sheikh? Pochi. Molti di più sono quelli a cui capita di passarci una settimana, o un mese, o un semestre, o un anno: per una vacanza, o per studio o lavoro, o perché una moglie o un marito sono nati lì.
Lo sviluppo di un paese può passare attraverso risorse economiche, umane, culturali e ambientali che risiedono a livello locale? E con quali politiche e quali mezzi finanziari? Quali meccanismi possono garantire che le azioni locali siano coordinate a livello regionale e nazionale per evitare la trappola del localismo?