A nome dell’intera direzione della rivista «il Mulino», esprimo solidarietà ad Angelo Panebianco, la cui lezione di lunedì nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna è stata interrotta da un piccolo gruppo con schiamazzi e insulti.
La corruzione viene percepita come endemica e, nei suoi snodi più importanti, tocca inevitabilmente la politica. A questa si aggiunge una significativa malversazione della funzione pubblica, vanificata da ondate di assenteismo e dalla sostanziale deresponsabilizzazione della dirigenza.
La partecipazione degli immigrati alla vita civile e politica rappresenta ancora un punto controverso nei percorsi di integrazione. Il caso delle primarie di Milano lo testimonia: a che condizioni la partecipazione degli stranieri è da considerarsi un valore positivo?
Suddivido queste riflessioni in due gruppi. Il primo riguarda gli orientamenti dell’elettorato di centrosinistra milanese. Il secondo il metodo delle primarie per scegliere i candidati a cariche istituzionali monocratiche.
Il 14 gennaio scorso Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto unitariamente un documento intitolato Un moderno sistema di relazioni industriali. Come sempre accade nelle relazioni industriali, i momenti formali non arrivano mai improvvisamente e sono sempre inseriti in una traiettoria politico-sindacale.