Sono stati resi noti i risultati dell’edizione 2018 del Programme for International Student Assessment (Pisa) dell’Ocse. Pisa è un’iniziativa internazionale – promossa dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico – che prevede la rilevazione (con cadenza triennale, a partire dal 2000) dei livelli di competenza in lettura, matematica e scienze dei quindicenni scolarizzati.
Il 3 maggio scorso «la Repubblica», in un articolo dedicato alle competenze degli studenti di terza media, recitava: «Istat, ragazzini promossi ma ignoranti. Il 34% alla fine della terza media non ha competenze sufficienti». Ancora più allarmista il «Corriere della Sera»,
In un clima apparentemente rasserenato dalla svolta politico istituzionale delle ultime settimane, prende avvio l’anno scolastico 2019/2020. L’estate appena trascorsa verrà ricordata per i numerosi episodi di intolleranza a sfondo razzista e xenofobo, generalmente motivati da una visione distorta dell’identità nazionale e dalla difesa di confini fisici e culturali dal rischio invasione.
Ho scritto un manuale di letteratura per il triennio delle superiori e da qualche anno vado nelle scuole a presentarlo. Di solito parlo con gli insegnanti, ma a volte mi fanno parlare anche con gli studenti. Quando il numero è contenuto, è una bella esperienza. Gli studenti, se arriva qualcuno da fuori, sono abbastanza contenti, sia perché è una novità in una routine un po’ opprimente, sia perché, dato che non li conosco, non li giudicherò, non li vedrò mai più in vita mia, si sviluppa – talvolta, non sempre – un rapporto franco, libero
Negli ultimi mesi il tema della cosiddetta autonomia differenziata ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, sia nelle regioni dell’Italia centro-settentrionale sia in quelle centro-meridionali. Uno degli aspetti che è stato maggiormente oggetto di discussione è l’impatto che il processo di autonomia avrebbe sul sistema nazionale di istruzione. Un tema delicatissimo, che ha incrinato a volte profondamente gli equilibri interni all’esecutivo.