“In questi giorni, mentre il primo satellite artificiale lanciato nell’Urss sta girando sopra la nostra testa a novecento chilometri di altezza, i governanti italiani stano discutendo se sia il caso di stanziare i fondi per pagare gli stipendi
L’appello «Contro il declino dell’italiano a scuola» lanciato dal Gruppo di Firenze, e sottoscritto da 600 docenti universitari, ha aperto una importante discussione, a volte segnata da toni polemici. Questo perché solleva un problema reale.
Il fior fiore della cultura italiana (filosofi, storici, pedagogisti, 600 professori universitari) sottoscrive una lettera che chiede l’intervento urgente di governo e Parlamento per affrontare la grave carenza di comprensione e scrittura dell’italiano che si registra ormai nelle università.
Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri delle deleghe della Legge 107/2015 (la cd. «Buona scuola»), si è molto discusso sulle nuove regole in merito alla valutazione degli studenti e agli esami di Stato.
Da oltre vent’anni ci lamentiamo della partenza di tanti bravi giovani che scelgono di insegnare all'estero non avendo, in Italia, lo spazio per esercitare il proprio talento. Del resto tutti i vincitori italiani delle prestigiose borse European Research Council (Erc) vanno a fare ricerca all'estero.