Da quando, sulle ceneri dell’Impero ottomano, le potenze europee tracciarono i confini degli odierni Stati arabi, non si era mai assistito nella regione del Vicino Oriente a un insieme di crisi politiche così diffuso e profondo. Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante è divenuto in meno di un anno una delle maggiori minacce alla sicurezza globale. La Libia riaffiora periodicamente come un Paese sull’orlo del collasso – soglia che ha probabilmente già varcato da molto tempo.
Dopo il Bardo. L’attentato del Bardo ha generato in Europa uno slancio di solidarietà simile a quello dei primi mesi del 2011. È stato percepito, infatti, come una ferita a tutto ciò che del Paese l’Europa ama: la sua cultura antica, la sua ospitalità generosa, la sua vocazione cosmopolita.
L'accordo che salverà il Medioriente. Nonostante le difficoltà, gli ostacoli tecnici e le differenze di obiettivi e linguaggi, l’accordo-quadro raggiunto a Losanna ha dimostrato che la diplomazia e il negoziato possono effettivamente portare a buoni risultati.
Accordo sì o accordo no? Certo, sarebbe stato strano che in una società come quella iraniana l'accordo provvisorio sul nucleare del 2 aprile ricevesse consensi unanimi. Hossein Shariatmadari, direttore del giornale conservatore Keyhan, afferma
Bentornata in Messico. Una delle cose più difficili nel tornare a casa è stato rassegnarsi a vivere in una democrazia finta. Arrivando in Messico dopo anni trascorsi all’estero la differenza mi è balzata dolorosamente agli occhi: