Schleswig-Holstein: l'effetto Schulz è finito? Alle 18 di ieri si sono chiuse le urne dello Schleswig-Holstein, il Land più a Nord della Germania, per eleggere il nuovo Landtag, il Parlamento, all’interno del quale sarà poi definita la maggioranza di governo.
La vita politica francese è piena di sorprese. Sorprese ritardate da meccanismi istituzionali che distorcono la realtà politica, economica e sociale, ma che poi risultano amplificate nel momento in cui la diga cede tutta d’un colpo, come è accaduto ieri sera.
Aspettando il 7 maggio. Il primo turno delle presidenziali in Francia ha prodotto un esito al tempo stesso scontato e storico. I sondaggisti francesi hanno evitato figuracce e il ballottaggio del 7 maggio prossimo vedrà presenti Emmanuel Macron e Marine Le Pen, come da tempo annunciato.Ma il fatto che un simile esito fosse preventivato non ne depotenzia affatto l’importanza e gli aspetti di novità.
Una campagna di rottura. Lo spettro del «gaucho-lepenisme» agita la Francia alla vigilia del primo turno presidenziale. Nell’ultima settimana, in un clima reso estremamente teso dalla sfida terroristica, la possibilità che l’Eliseo possa essere conteso al ballottaggio da Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon non è rimasta confinata nell’ambito della fantascienza politica ma è stata evocata da più parti.
Il presidente non aveva più il volto corrucciato della cerimonia d’insediamento e i modi erano tornati quelli improntati a una spigliata cordialità, propri di un tycoon abituato a muoversi in scioltezza sui tavoli dove si negoziano grandi interessi economici: