Cittadini in armi. "U.S. Military Will Offer Path to Citizenship", questo il titolo di un articolo apparso in prima pagina su NYT del 15 febbraio 2009. Il sottotitolo, "Temporary Immigrants are program's Focus", segnala un interessante cambiamento nella politica americana, una significativa inversione di tendenza rispetto alle politiche messe in atto nei confronti degli immigrati dopo l'11 settembre e un ulteriore allontanamento da quanto in tema di immigrazione e cittadinanza accade sul continente europeo.
Le guerre per l’acqua. Le guerre per l’acqua esistono. Non è una novità, ma sicuramente è una questione spesso sottovalutata per capire le dinamiche che alimentano i conflitti. Succede così che un articolo comparso sul quotidiano «Daily Star» di Beirut lo scorso 4 agosto, costringa a fare i conti con lo spettro inquietante della scarsità reale. Il titolo fa sorridere: «L’Unfil sta costruendo difese sulla Linea Blu contro le mucche sioniste».
I fantasmi della frontiera. Il Kashmir, regione ampiamente trascurata dalla diplomazia e dall’opinione pubblica internazionale, rappresenta nondimeno un centro nevralgico dello scontro di civiltà che da anni agita l’Occidente. La contiguità geografica e culturale con la Terra Santa ha da sempre contribuito a nascondere agli occhi dei governi europei e di Washington quanto da più di sessant’anni accade lungo la Linea di Controllo (LoC) indo-pakistana.
Una cintura nera al potere in Bulgaria. Il 5 luglio scorso, a distanza di un mese dal voto per le europee, si sono tenute le elezioni politiche per il parlamento unicamerale bulgaro (240 seggi). Con il 39,71% delle preferenze, il GERB (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria) dell’ex sindaco di Sofia, Bojko Borisov, si è aggiudicato 116 seggi, affermandosi indiscutibilmente come il primo partito della scena politica bulgara.
Le Mercedes di Fatah. Gli israeliani le hanno chiamate impietosamente «fancy cars», autovetture di lusso dotate di un particolare glamour in quanto ambito status symbol. A giudicare dall’ assembramento di Mercedes a Betlemme, nei primi giorni di agosto, quando si è tenuto il sesto congresso del Fatah, il partito fondato nell’oramai lontano 1959 da Yasser Arafat, pareva d’essere a un meeting di industriali.