Chi vive all’estero è abituato a un certo straniamento di fronte a quello che accade nel proprio Paese di origine. Non è sempre possibile riconoscere l’urgenza,
Nei giorni in cui la crisi del Coronavirus è emersa in tutta la sua gravità in Italia, mi trovavo in Australia, agli antipodi dell’anglosfera in cui vivo e lavoro dal 2008, gli Stati Uniti. Al rientro anticipato in America, la sorpresa di una totale rilassatezza ai controlli
L’ultima settimana di febbraio in Belgio era la settimana delle vacanze di carnevale, le scuole erano chiuse, mi trovavo in Toscana con la famiglia per qualche giorno di vacanza. Abbiamo così seguito da vicino l’attualità in Italia
La Spagna è ormai il secondo Paese europeo, dopo l’Italia, per numero di contagi. La crescita è esponenziale, rapidissima. Madrid è il principale focolaio e la situazione inizia a essere davvero drammatica nella capitale:
Il Coronavirus ha coinciso con i miei 40 anni. Le mie amiche dovevano venire dall’Italia a Parigi il 7 marzo per la mia festa di compleanno. Non sono venute perché la settimana prima hanno deciso ‒ tastando il terreno molto più saggiamente di me ‒ di non partire