I nazionalisti scozzesi e quelli catalani, il Blocco Fiammingo e la Lega Nord, i separatisti baschi e quelli corsi: le mobilitazioni autonomiste e separatiste, lungi dal costituire residui di una politica arcaica, hanno conquistato un ruolo di primo piano sulla scena politica europea.

Di più: in alcuni paesi - dal Belgio alla Spagna, dal Regno Unito all'Italia - hanno dato prova di sorprendente vitalità, imponendo trasformazioni profonde agli assetti costituzionali, con l'introduzione di elementi federali in stati di tradizionale impianto unitario. Questo volume analizza la famiglia dei partiti etnoregionalisti europei in modo sistematico per quanto riguarda i caratteri distintivi, l'evoluzione storica, le ragioni alla base delle fortune elettorali. Ne emerge un'interpretazione originale, che integra e supera al tempo stesso le tradizionali spiegazioni basate sul conflitto centro-periferia, la persistenza delle minoranze linguistiche, gli squilibri regionali nella distribuzione della ricchezza, rintracciando nella competizione politica la chiave di volta per capire successi e fallimenti di questi nuovi protagonisti.

Indice: Introduzione. - Parte prima: I partiti etnoregionalisti. - I. I partiti etnoregionalisti: dove, quando, quanti. - II. I partiti etnoregionalisti nello spazio politico. - Parte seconda: Il voto etnoregionalista. - III. Il quadro teorico: le due facce dell'etnoregionalismo. - IV. L'identità culturale delle regioni. - V. Gli squilibri economici. - VI. La competizione politica. - VII. Verso una spiegazione del voto etnoregionalista in Europa: un modello integrato. - Conclusioni. - Appendici. - Riferimenti bibliografici.

Filippo Tronconi è ricercatore presso il Dipartimento di Scienza politica dell'Università di Bologna e insegna Scienza dell'amministrazione nella Facoltà di Scienze politiche «Roberto Ruffilli», sede di Forlì.

Collana mulino / ricerca, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 224, euro 19