Nessuna città ha un nome così evocativo: appena lo pronunci l’Oriente t’assale. Samarcanda è l’estrema tra le Alessandrie fondate dal re macedone; è la città delle fortezze e dei sepolcri; è il nodo carovaniero sulla Via della Seta, il maggior raccordo commerciale di terra fra Cina ed Europa; è la sede del Gur-Amir, tempio e santuario, centro del mondo dalla cupola turchese sotto la quale il grande Tamerlano dorme per sempre. Parla una lingua in cui coesistono e si contrappongono tre alfabeti - cirillico, latino, arabo - come specchio della lotta tra chi ancora guarda al vecchio colonizzatore russo, chi sostiene l’islamizzazione e chi vorrebbe giocare sino in fondo la carta dell’Occidente.

Lunedì 5 dicembre all'Oratorio di San Filippo Neri di Bologna - Via Manzoni 5 - alle ore 18, nell’ambito del ciclo di incontri Echi di guerraFranco Cardini parlerà del tema Samarcanda, le guerre del Tamerlano e altre storie, con riferimento al suo ultimo volume Samarcanda (Il Mulino, 2016).

Marco Guidi introdurrà l’incontro.