È nello stupendo complesso di Pietrarsa che sorse la prima officina ferroviaria italiana; mentre dal 1839 la Napoli-Portici aveva preso a snodarsi in un bellissimo paesaggio in riva al mare…

Le valigie sulla reticella con l’etichetta di lontani alberghi, il venditore di cestini da viaggio sul binario, il fischio del capostazione e la locomotiva che sibila: altrettante istantanee nostalgiche di un itinerario sentimentale che ha come protagonisti il treno e le stazioni. Ma l’immaginario del treno continua a vibrare; oggi con un grande sforzo tecnologico la ferrovia si prende la rivincita sull’automobile, accorciando l’Italia. Neppure noi, disincantati viaggiatori, sfuggiamo al suo fascino, quando tra Torino e Napoli, lungo la spina dorsale d’Italia, saliamo su uno dei nuovissimi treni ad alta velocità.

Domenica 27 novembre al Piccolo Eliseo di Roma - via Nazionale 183 - alle ore 10.30, Ritrovare l’Italia, ritrovare RomaEnrico Menduni presenta il suo volume Andare per treni e stazioni (Il Mulino, 2016) e racconta la Stazione Termini.

Introduce Luigi Cantamessa. Alle ore 12 si effettuerà il trasferimento in pullman alla Stazione Termini e vi sarà una visita guidata dei luoghi non aperti al pubblico.

La prenotazione è obbligatoria, fino a esaurimento posti disponibili, scrivendo a cultura@teatroeliseo.com.