Colpevole di amore incestuoso verso il padre, la bellissima Mirra si mutò in un albero le cui lacrime profumate conservarono memoria della sua sfortunata vicenda. Destinate a onorare gli dèi prima che a soddisfare l’ebbrezza olfattiva degli uomini, le sostanze aromatiche costituirono nel mondo antico un aspetto importante della vita quotidiana di re, tiranni ed eccentrici imperatori, ma anche ambigui e bizzarri personaggi, prostitute, parvenu.

Sulla scorta delle fonti letterarie, epigrafiche ed archeologiche, Giuseppe Squillace ha ricostruito l’antica cultura dei profumi, raccontandone la mitologia e le leggende, tracciandone la geografia, studiandone le ricette e le tecniche di produzione.

L'autore presenta il suo Le lacrime di Mirra. Miti e luoghi dei profumi nel mondo antico (Il Mulino, 2015) venerdì 5 agosto, nel Museo Archeologico del Territorio di Populonia (Li).