Quanto spazio concedono alla libertà dell’interprete un testo sacro come una sonata di Beethoven o un articolo della Costituzione? Nella musica così come nel diritto, di fronte a una legge o a una suite di Bach, l’interprete si muove sempre in una delicata zona di confine che si situa tra l’eseguire e il creare. Dall’anelito alla perfezione alla deriva dei virtuosismi, dal gusto dell’improvvisazione alla necessità dell’innovazione, il compito più alto, e arduo, dell’interprete è quello di farsi tramite fra passato e futuro.

Nell'ambito del Festivaletteratura 2016 si confrontano Mario BrunelloGustavo Zagrebelsky, autori di Interpretare. Dialogo tra un musicista e un giurista (Il Mulino, 2016): appuntamento per venerdì 9 settembre a Mantova, al teatro Bibiena, alle ore 12.30.